Primo appuntamento stagionale dove sono in palio titoli. A Udine la scherma giovanile fa già sul serio (continua...)
In una tre giorni serratissima di assalti, a partire da domani, sulle pedane friulane si assegneranno infatti tutti i dodici titoli nazionali in palio per gli atleti U17 e U20, questo al termine di un non tenero percorso di qualificazione svoltosi nei mesi scorsi che ha ammesso al Campionato Italiano soltanto i migliori trentasei per ogni arma.
C’è da scommettere che su questa affollata vetrina saranno puntati tutti gli occhi di appassionati ed addetti ai lavori e non potrebbe essere diversamente, dato che il movimento schermistico italiano scoppia di salute (in particolare nel fioretto) e non è necessario scorrere gli albi d’oro di queste due categorie o avere la fantasia di Walt Disney per immaginare che fra i circa quattrocento schermidori nati fra il ’93 e il ’98 presenti, ci saranno anche i futuri protagonisti delle Olimpiadi 2020 se non già di Rio 2016.
Su questa prestigiosa ribalta saranno ben cinque gli allievi del M° Marco Vannini (due con la divisa blu-arancio dell’Accademia e tre con quella cremisi delle FF.OO.) che, con ambizioni e motivazioni personali, andranno a cercare gloria.
La prima a salire in pedana sarà domani mattina Ginevra Burchi per la spada cadette, in una gara dove la viareggina, unica rappresentante dell’Accademia nell’arma triangolare, ha i numeri per puntare in alto.
Sabato mattina sarà la volta del fioretto femminile cadette, dove alla Burchi andrà a fare compagnia la FF.OO. Eleonora Dini.
Le due sono accomunate da una stagione che fino ad oggi non le ha viste esprimere al livello delle loro indubbie qualità, e c’è da augurarsi che l’unicità stagionale dell’evento sia la molla giusta per scovare nel proprio patrimonio il coraggio e la lucidità per farsi largo sull’agguerrita concorrenza.
Per entrambe si prospetta un rientro in sede senza troppo rilassarsi, visto che meno di ventiquattr’ore dopo le aspetta a Pisa un impegno del Circuito Europeo di fioretto U17.
Domenica mattina sarà poi la volta, nel fioretto Giovani, di Noemi Bono. Per il neo acquisto dell’Accademia delle Scherma Livorno può valere quanto già detto per Burchi e Dini, ovvero che per ottenere un risultato di prestigio manca solo abbinare determinazione e fiducia ai propri mezzi ben sviluppati dal lavoro svolto in palestra.
Gran finale poi - è il caso di dirlo - nell’ultima gara del programma riservata al fioretto U20.
In un parterre che definire di tasso tecnico elevato è certamente riduttivo, spicca la presenza dei due allievi del M° Marco Vannini tesserati per le FF.OO. Edoardo Luperi e Michele Del Macchia.
Il riccioluto poliziotto, bi campione italiano assoluto in carica, è alla dichiarata caccia dell’unico titolo che ancora gli manca (l’anno scorso a Jesolo fu quinto e ancor prima a Chiavari di bronzo) e questo suo ultimo appuntamento a disposizione rappresenta anche il primo di un’importante serie a livello giovanile che a breve metterà in palio sia il titolo europeo che quello mondiale.
Corroborato dalla mini striscia positiva che l’ha visto terzo in qualificazione nazionale ad Ariccia ed ottavo in Coppa del Mondo Giovani in Spagna, può legittimamente nutrire ambizioni importanti anche l’atleta della Sez. Giovanile Michele Del Macchia, certo che per farsi largo in cotanta concorrenza non potrà concedersi il minimo calo di attenzione.
Nel fine settimana non un orecchio dell’Accademia alla “radiolina” come si diceva una volta ma un occhio ad internet, per seguire la partecipazione di Olga Rachele Calissi all’impegno di Coppa del Mondo assoluta di fioretto che avrà luogo a Budapest.
Se per il trio d’oro Di Francisca-Errigo-Salvatori la trasferta ungherese rappresenta l’esordio stagionale, per l’atleta delle Fiamme Gialle che ha preso come casa di allenamento il Pala Livorno lo sarà a livello internazionale, occasione giusta per iniziare alla grande questo quadriennio.