Accade, ormai, da diverse rassegne Open, che sul podio delle maggiori sfide nazionali non manchi mai almeno uno dei nostri accademisti. A Bolzano è stato Alessandro Paroli a salirci. Mentre sei accademisti possono già pensare agli Assoluti di Roma Capitale 2016 a giugno (continua...)

Un ottimo Alessandro Paroli, fiorettista ventiseienne di grandi qualità, ha centrato il podio della rassegna Open di Bolzano dove, solo una piccola carenza di cattiveria agonistica gli ha impedito di superare in semifinale Lorenzo Nista dell'Aeronautica (poi vincitore della gara su Aspromonte, ndr) quando sul 13-14 in favore di Nista, dopo un bella rimonta partita dall'8-14, ha incassato un prevedibile attacco di Nista a centro pedana, tirato più per cercare di arginare la foga di Paroli che per reale convinzione.

Resta il fatto che Alessandro ha confermato il suo ottimo stato di forma, che gli ha permesso di superare a Bolzano avversari di buon livello fino al match, più difficile del percorso al podio, condotto e vinto 15-10 sul compagno di sala Tommaso Lari, che, eguagliando la prima prova di Erba, ha chiuso al 5° posto la sua gara.

Una prova discreta (che sarebbe potuta essere ottima, ndr) l'ha disputata anche Michele Del Macchia, che nei sedicesimi di finale l'aveva spuntata nel primo derby di giornata sull'amico Edoardo Luperi (che aveva vinto ad Erba, ndr), costretto ad alzare bandiera bianca all'ultima stoccata di un bel match sul piano tecnico. Peccato che, forse, il grande dispendio di energie non gl'ha permesso si scendere in pedana con Bianchi di Frascati con la stessa carica agonistica e la sua corsa si è stoppata agli ottavi. Risultato che comunque l'ha promosso insieme a Paroli (che era chimato a fare bene visto la poco gloriosa prima uscita di Erba, ndr), Luperi e Lari (che erano già qualificati, ndr) a classificarsi tra i migliori che avranno diritto di giocarsi il titolo tricolore in giugno a Roma.

Dovranno affrontare, invece, gli esami riparatori attraverso il circuito della Coppa Italia divisa in due fasi (regionale e nazionale, ndr) gli altri accademisti Dario Finetti e Matteo Valtriani, che se vorranno andare a Roma dovranno accaparrarsi uno degli ultimi sedici posti rimasti in palio.

Tra le ragazze i derby hanno caratterizzato la gara come tra i colleghi maschi. Ed è così che nei sedicesimi, Olga Calissi e Ilenia Orsolini si sono date battaglia, con la prima che l'ha spuntata sulla seconda per 15-10, raggiungendo gli ottavi che con tutta probabilità gli hanno regalato il pass per Roma, così come Ilenia grazie al Top 16 ottenuto a Erba aveva praticamente già piazzato un piede nella Capitale. Per Olga, poi, lo stop a Bolzano è arrivato contro la campionessa pisana Martina Batini, in un match affrontato con tanta grinta ma troppo poca lucidità.

Senza tanti timori reverenziali si è ben comportata la giovanissima "fiammetta" Giorgia Marazzini (classe '01) che è stata capace di raggiungere i sedicesimi di finale prima di perdere per la ovvia mancanza di esperienza (più che per capacità, ndr) contro la romana De Costanzo. Per avere idea del risultato ottenuto da Giorgia basta considerare che le sue altre tre sole coetenee presenti, sono uscite tutte nella fase preliminare a gironi, mentre Giorgia dopo il girone è riuscita a superare anche l'Azzurrina Pacelli per 15-10 nel primo assalto di diretta.

Non è stata centrata la qualificazione diretta a Roma da Giorgina che potrà approfittare della Coppa Italia per accrescere il suo bagaglio esperienziale, dove sarà presente anche Eleonora Dini che a Bolzano ha ceduto alla rapallina Camilla Rivano nei trentaduesimi.

Stesso percorso di riparazione lo farà anche lo sciabolatore Alberto Fidanzi, che è uscito per mano di Massimiliano Murolo nei trentaduesimi.

Peccato per l'assenza di Francesca Bargagna bloccata a casa alla vigilia della gara di spada, da una fastidiosa influenza.