Due prove di grande livello sono state offerte, (ieri, ndr) dai nostri campioni Edoardo Luperi e Alessandro Paroli al Lowe von Bonn, la classica tappa tedesca della Coppa del Mondo di fioretto, che ha visto affrontarsi ben 220 atleti provenienti da tutto il mondo (continua...)

Luperi 8° e Paroli 12° non sono piazzamenti da tutti, soprattutto se si mettono in relazione con il livello del torneo. E pensare che per Edoardo le cose sembravano inizialmente essersi messe per il peggio. Già perché, complice il fatto di essere fuoriscito, dopo la prova di Parigi, dai Top 16 del ranking mondiale per una sola posizione, stavolta è tornato a dover ripartire dalle forche caudine dei gironi eliminatori, che, fino a venerdì scorso, non lo avevano mai impensierito una sola volta in carriera. Invece, venerdì accade proprio quello che non ti aspetti e complice un po' di nervosismi (dati anche da questa assurda rincorsa al risultato per dimostrare di valere la convocazione alle prossime Olimpiadi), il talento mancino delle Fiamme Oro, inanella ben quattro sconfitte su sei assalti disputati nel girone. Edoardo, passa la qualifica all'italiana per un soffio e affronta due turni di eliminazione diretta a 15 stoccate per accedere al tabellone principale.

Meno male che le sue qualità reattive alle difficoltà non sono mai mancate e dopo aver asfaltato il giapponese Sakano e lo svedese Hedenskog il passaggio alla fase finale del sabato puo' dirsi compiuto, con la consapevolezza che il giorno dopo sarebbe stato un percorso da affrontare tutto in salita. Infatti, così è! Al primo match di giornata nei trentaduesimi ad attendere Edoardo c'è lo statunitense Race Imboden, fresco autore della storica doppietta parigina al CIPfleuret.

Edoardo parte con la grinta giusta e alla fine mette sotto l'americano per 15-14. Dopo affronta i due russi migliori del momento Khovanskiy e Ahkmatkhuzin e li regola 15-11 il primo e 15-9 il secondo, forse esprimendo la sua scherma migliore fino a questo punto della stagione. In un batter di ciglio è in pedana per il match che vale il podio. Di fronte, un altro atleta a stelle e strisce. Chamley-Watson è il campione del mondo individuale 2013, non certo l'ultimo arrivato. Edoardo lotta fino alla fine, ma è poi il fiorettista newyorkese ad alzare le braccia al cielo. 13-15 il punteggio finale e per Edoardo le speranze di medaglia sono riviate al prossimo appuntamento della stagione a L'Avana a metà marzo.

"Sono contento di aver raddrizzato una gara che era nata malissimo - ha dichiarato Edo nel post gara - Mi sono piaciuto nell'atteggiamento, ma arrivato in fondo mi è mancato qualcosina che adesso mi impegnero' a ricercare con il mio staff prima del prossimo appuntamento".

Discorso diverso per Alessandro Paroli che, invece, era uscito indenne dal suo girone eliminatorio. Fatto che gli ha consentito di accedere al Main Drow direttamente senza dover sostenere nessun assalto di eliminazione diretta. Ieri, poi, sono caduti sotto i suoi colpi belli e di classe il carioca Perrier prima e il canadese Van Haaster dopo. A sbarrare la strada al nostro Alessandro ci ha pensato poi, James Davis che dopo è andato a vincere il torneo proprio sul carnefice di Luperi. Chissà se fossero girati diversamente questi due assalti come sarebbe finita la gara.

Molto bene si è espresso anche Johannes Poscharnig che ha chiuso al 24esimo posto. Anche lui autore di un ottimo primo giorno, ha subito la sconfitta nei sedicesimi dall'americano Gerek Meinhardt.

A punti è arrivato anche Tommaso Lari, alla fine 55esimo estromesso dal torneo nel derby contro Lorenzo Nista, giunto alla fine anche lui tra i Top 8.

Poca fortuna, invece, ha avuto il nostro fiorettista turco Martino Minuto estromesso dal tabellone principale per una sola stoccata.

Da domani i programmi saranno rivolti verso l'intermezzo rappresentato dalla seconda prova Open di Bolzano e a seguire la rotta del grande circo iridato del fioretto punterà dritto su Cuba, dove si spera in una prova rivoluzionaria dei nostri fuoriclasse.