Nel Grand Prix di Torino Tommaso Lari ha offerto una prova di spessore finendo ai piedi del podio e centrando il primo risultato importante della carriera nel panorama assoluto (continua...)

Aveva vinto tutto o quasi a livello giovanile compreso il titolo mondiale individuale nel 2009, tant'è che il suo palmares under 20 gli era valso il soprannome di Golden Boy del fioretto azzurro. Come spesso accade anche ai più promettenti prospetti, il salto nel mondo Assoluto nelle ultime stagioni, aveva fatto un po' perdere le sue tracce. Poi, finalmente arriva la gara dove, nonostante il canale di eliminazione diretta ostico e difficoltoso, tutto sembra essere tornato al suo posto e il talento puro e cristallino che gli è sempre appartenuto torna ad affiorare e alla soglia dei 25 anni (li compirà il prossimo 5 dicembre, ndr) il forte fiorettista delle Fiamme Oro Tommaso Lari, si affaccia alla ribalta del fioretto mondiale di vertice.

"La prova offerta da Tommaso a Torino - ha dichiarato il suo allenatore Marco Vannini - è stata di grande valore. Gli avversari affrontati e superati tra cui il campione del mondo 2014 Cheremisinov e il francese Cadot, hanno trovato un Lari rigenerato da un bel percorso di maturazione che il ragazzo sta affrontando da tempo per conto suo. Dire ora quali soddisfazioni potrà regalarci in futuro è presto, ma intanto una bella gara così puo' solo aiutarlo a insistere con fiducia e con voglia a credere in se stesso e nei suoi innumerevoli mezzi tecnici e fisici".

Il viaggio di Tommaso a Torino era iniziato già il venerdì dove aveva superato la fase a gironi con 4 vittorie e 2 sconfitte. Prima di accedere al tabellone principale aveva dovuto superare due avversari tra cui il pisano Francella e il britannico Tofalides. Domenica, poi, il capolavoro in apertura con l'iridato 2014 Cheremisinov dopo una partenza in sofferenza 0-4 è riuscito a finire 15-12 per poi surclassare il coreano Son 15-10 e infine il transalpino Cadot a cui ha inflitto un altro 15-12 dopo essere stato sotto 7-10.

A sbarrargli la strada al podio è stato il cinesa Ma Jinfei che ha vinto successivamente il torneo ed è apparso, come due anni fa, nuovamente il fiorettista più in forma del mondo candidandosi tra i pretendenti al titolo olimpico

Erano stati eliminati, invece, ai sedicesimi Edoardo Luperi e Alessandro Paroli, usciti sconfitti dai confronti nel derby con Nista il primo e contro il russo Rigine in secondo. 

"Abbiamo avuto un ottima prova corale - ha detto ancora Vannini - piazzare tre atleti tra i migliori 32 ad una gara così non è da tutti, ma so anche che siamo avviati su un percorso che potrà e dovrà proiettarci a fare ancora molto meglio. Non vedo irraggiungibile la possibilità di vedere questi tre ragazzi tra i migliori otto nella stessa gara, o perché no sul podio. Abbiamo tempo, servirà solo un pizzico di fortuna in più, di tutto il resto non manca nulla".

E non malissimo non era andata nemmeno al viennese Johannes Poscharnig, arrivato anche lui a punti in questa gara, approdando al tabellone principale prima di essere sconfitto da Giorgio Avola nel trentaduesimi.

Di poco avevano mancato la qualificazione al tabellone da 64 tiratori Martino Minuto e Olga Calissi entrambi sconfitti di misura 14-15 nell'assalto che valeva il passaggio di giornata.

Adesso il grande circo del fioretto mondiale avrà una pausa per poi riprendere la sua corsa verso Rio a gennaio, quando toccherà affrontare la trasferta di Parigi