Il nostro Edoardo Luperi (nella foto il primo da destra, ndr), ha ottenuto nella prova di S. Pietroburgo un altro risultato discreto nell'individuale piazzandosi undicesimo subito a ridosso dei top ten, ma il famelico talento delle Fiamme Oro non è rimasto del tutto soddisfatto, anche se ha iniziato la qualifica olimpica col bronzo a squadre (continua...)

La fame vien mangiando, e, sebbene il nostro Edo sia reduce da una striscia positiva di risultati che lo hanno visto tirare bene e con costanza da Parigi a L'Avana, dopo il podio di S. Francisco, il piazzamento di San Pietroburgo, nella prima prova valida come qualificazione olimpica, non lo ha entusiasmato più di tanto. La ragione che non gl'ha permesso di gioire (ieri, ndr) - rinconducibile alla sua voglia di fare sempre di più - è forse, anche la ragione che gli sta facendo commettere qualche passo falso quando si trova nei momenti in cui la gara può prendere la svolta. E, seppur di buon livello, il transalpino Simon, che lo ha escluso ieri dal torneo, andando - poi - a vincere il bronzo, non ha certo la stoffa del nostro Edoardo.

E infatti: "Quello che Luperi deve imparare - ha commentato il suo tecnico Marco Vannini - è darsi del tempo, perché le qualità utili a realizzare i suoi sogni non gli mancano, ma deve capire che per realizzare un sogno, serve tanto più tempo quanto più è ambizioso il sogno".

Al bicchiere mezzo vuoto dell'individuale, tuttavia, Edoardo potrà apprezzare quello mezzo pieno della gara a squadre, dove insieme ai compagni (in formazione inedita con lui e Garozzo al posto di Avola e Aspromonte, ndr) Andrea Cassarà, Andrea Baldini e Daniele Garozzo, ha conquistato un ottimo bronzo, arrivato dopo che gli Azzurri avevano ceduto il passo per un soffio in semifinale alla Russia per poi essere riusciti a vincere lo spareggio per il 3°/4° posto in rimonta sui campioni del mondo della Francia.

Tenuto conto della delicatezza della prova, che coincideva con l'inizio della stagione di qualificazione ai Giochi di Rio 2016, il risultato non è per niente male poiché migliora di una piazza il quarto posto di Bonn ed eguaglia la medaglia iridata dell'ultimo mondiale di Kazan.

Sempre nel concorso individuale non è andata altrettanto bene agli altri tre accademisti che hanno partecipato a S. Pietroburgo. Se per Johannes Poscharnig, si può realizzare che è incappato in due giornate l'una l'opposto dell'altra (bene la prima nella fase a gironi, dove il talento viennese è schizzato direttamente al main drow del tabellone in virtù delle cinque vittorie riportate, e, male la seconda dove ha sbagliato il match contro il coreano Son, ndr), per gli altri due alfieri bluarancio Alessandro Paroli e Tommaso Lari, non c'è stato modo di verificare la condizione nel secondo giorno di gara, visto l'uscita prematura dal torneo, il primo per mano del cugino amaranto Lorenzo Nista per 9-15, e, il secondo, per mano del transalpino Marcillouox per 14-15.

Tuttavia, non dovrà passare molto tempo per rifarsi perché già la prossima settimana il volo per Shanghai in Cina è prenotato!