Ieri il nostro campione delle Fiamme Oro (nella foto Bizzi), ha concluso il suo Challenge International de Paris al quattordicesimo posto. Ecco com'è andata (continua....)

La tappa di Parigi è considerata dai più "la Gara" (volutamente con la G maiuscola, ndr). Vuoi per lo scenario nel quale viene disputata, vuoi perché i migliori del mondo a questa competizione non mancano  mai. L'edizione 2015 del CIPfleuret ha incoronato campione, per la prima volta nella storia, un fiorettista statunitense. Quel Race Imboden, per l'appunto, che dall'inizio dell'anno aveva già vinto a Tokyo e che era salito sul podio a Torino, dove aveva arrestato la corsa del nostro Edoardo Luperi nei sedicesimi di finale.

Ieri per Edoardo, un passetto avanti c'è stato, rispetto alla tappa casalinga, ma è vero che i motivi per non essere del tutto soddisfatti ci sono tutti e sono ben comprensibili dalle sue dichiarazioni: "Putroppo, non sono riuscito a dare la giusta continuità alla mia scherma e l'andamento altalenante a questi livelli prima o poi lo paghi". Già, perché Edoardo, eliminato da un bravissimo Danile Garozzo, che poi ha chiuso la sua giornata sulla piazza d'onore, non è scevro da responsabilità. Se non altro, per il fatto di aver lasciato andar via il suo avversario nel finale di un match che stava conducendo 11-8, prima di incassare ben sette stoccate di fila, che hanno, poi, fissato lo score sull'11-15 in favore dell'atleta di Acireale che, come detto, è stato autore di una grande prestazione non solo contro Edoardo. "Non so cosa mi è ben capitato in quella fase - ha detto Luperi, che ha chiuso la sua chiosa in chiave ottimista - ma cercherò di lavorare per colmare queste lacune".

Qualche segnale di cedimento, era arrivato già nell'assalto precedente contro il coreano Heo, che domato fino al 14-9 per l'accademista, era riuscito a farsi di nuovo sotto fino al 14-14. Poi, un guizzo di carattere, aveva permesso a Luperi di chiudere la partita a suo favore.

Peccato, perché fino al 14-9 contro Heo, Edo aveva condotto una gara esemplare: n.2 del setting dopo il primo turno a gironi nel giorno delle qualificazioni, era andato a occupare il n.18 del tabellone grazie ad un turno all'italiana passato in grande scioltezza senza subire sconfitte e con una aliquota stoccate di +23. Il primo avversario della fase finale, il bielorusso Byk, era stato regolato con facilità 15-5. Poi, qualcosa si è inceppato e il tempo aiuterà il forte mancino allenato dal M° Marco Vannini a migliorare dove i margini lo permettono.

Sempre a Parigi era presente anche il nostro Alessandro Paroli, che purtroppo non è riuscito a superare il giorno di qualificazione, eliminato dal cinese Chen Haiwai campione del mondo under 20 in carica. Alessandro aveva chiuso il suo raggruppamento iniziale con 3 vittorie e 3 sconfitte.

Per i due accademisti, ci sarà modo di rifarsi tra tre settimane a Bonn, dove un altra classica attende i migliori fiorettisti del mondo a darsi battaglia.