Ieri a Parigi, il nostro campione in forza alle Fiamme Oro Edoardo Luperi, ha colto un bel bronzo nel Challenge International de Boule la Reine. Gara Open transalina organizzata dal circolo ASBR Escrime, rivelatasi un validissimo Test Match (continua...)
Succede che a volte gli eventi per capire quel'è la strada da percorrere, prendano anche vie insolite. E, succede - quasi sempre per caso - che uno si ritrovi a capire cose importanti di se, solo dopo aver considerato che il meglio può arrivare quando la tensione sparisce per lasciare spazio a quella particolare attenzione, che va sempre riversata quando siamo uno di fronte all'altro, su una pedana, con un fioretto in mano.
Se Edoardo a Parigi - in periodo lontano dagli impegni di cartello - doveva raccogliere qualche riscontro, il più importante che poteva considerare, era proprio quello di rendersi conto che allontanati gli inutili assilli, di voler far bene a tutti i costi, si riesce spesso a esprimersi meglio di quanto fino a quel momento si era stati capaci di fare.
Proprio così perché, l'Edoardo di ieri al Challenge International de Boule la Reine è stato l'Edoardo che conosciamo tutti: implacabilmente guascone con quel sorriso beffardo sotto la maschera, sicuro e convinto dei suoi mezzi. Di quei mezzi eccezionali, reclutati con facilità in ogni momento di difficoltà che la gara gli ha riservato. Richiamati con quella lucidità che solo l'animo sereno, di un atleta consapevole di se stesso e del suo valore, può conferire. Fino a quando solo le tossine presenti nei suoi muscoli, per i recenti carichi di lavoro, gli hanno ricordato che non era, poi, quella la gara sulla quale si erano pianificati i prossimi obiettivi.
Succede che allora Edoardo, invitato a Parigi dal prestigioso club che ospitò Andrea Baldini per un anno intero nel 2009, in tutta scioltezza si presenta in pedana, supera agilmente il girone eliminatorio riportando una sola sconfitta per 4-5, e poi, affronta l'eliminazione diretta dai trentaduesimi di finale vincendo prima con un "francesino" (come l'ha definito lui poco più che ventunenne :-D, ndr) 15-6; passando per un alto francese (questo un tantino più esperto, ndr) come Guilleme Pitta superato 15-12 dopo essere stato sotto 10-12; per andare a compiere un vero e proprio assalto capolavoro negli ottavi contro il Ceco Choupenitch surclassato 15-7. Da lì, porte spalancate nei quarti dove a pagare dazio 15-11 era l'altra speranza transalpina Escourat. In semifinale, invece, la foga agonistica e l'esuberanza fisica del padrone di casa Tony Ellisey (fresco finalista al GP di Torino, ndr) avevano la meglio e per Edoardo il bronzo dell'epilogo, rappresentava una buona consolazione come lui stesso ha dichiarato: "Sono venuto alla gara dopo aver ricevuto l'invito da questo prestigioso club e dopo aver concordato la mia partecipazione col mio allenatore. Tutto sommato ritengo di aver fatto la scelta giusta a venire, prima di tutto perché mi sono davvero divertiro e poi perché la gara era effettivamente un validissimo test probante, poiché erano presenti vari atleti di altissimo livello in rappresentanza di otto nazioni diverse. Sono solo un pochino dispiaciuto per non aver brillato in semifinale, ma ho condiviso il terzo gradino del podio con un atleta di rango come Erwan LePechoux e questo fa sempre piacere."